Battesimo

La scoperta di un nuovo mondo

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di Tamara Frigo

01.06.2018

Si può vivere il mare per anni, passeggiando lungo le candide spiagge, nuotando in superficie o facendo tutti gli sport che ci consente di praticare. Si può dire tuttavia di conoscerlo se non si è mai vista la ricchezza e la vita che il mondo marino nasconde nei suoi fondali?
Questo pensiero ha cominciato a vagare nella mia mente da quando, quel giorno, sono venuta per la prima volta a contatto con una nuova ed affascinante realtà, quella della subacquea.
Quasi per caso, grazie ad un’esperienza di tirocinio presso Orcasub Formentera, mi si è presentata l’opportunità di poter svolgere la prima immersione, un cosiddetto “battesimo del mare”.
Non avevo proprio idea di cosa aspettarmi. Per me, ragazza di montagna la quale il mare non lo vedeva da 5 anni, la subacquea era qualcosa di visto solamente in “trappola in fondo al mare” con Jessica Alba. Non mi ero mai posta il quesito se volerlo o non volerlo provare o se potesse o meno interessarmi e forse questo ha contribuito ulteriormente al mio stupore una volta sott’acqua.
La mattina dell’immersione, una volta salita sulla Land Rover blu metallizzato mi sono ritrovata a parlare con le altre persone che avrebbero svolto l’immersione quel giorno. Ricordo l’entusiasmo di ognuno nel raccontare le proprie esperienze sottomarine fatte in precedenza. Volendo essere sincera, in quel momento pensai che tutto quel trasporto nei racconti fosse quasi forzato come a voler mistificare le loro gesta… Ah, come mi sbagliavo.
Il mondo della subacquea è fatto di comprensione, aiuto, umiltà, generosità e tanta curiosità. Puoi sempre contare sui tuoi compagni di immersione anche dovesse essere la prima volta che ci parli. Nessuno vuole sentirsi migliore degli altri e tutti sono disposti ad aiutare anche per le più piccole difficoltà.
È come se, immersi nella realtà di un mondo che non ci appartiene e di cui siamo solo spettatori, l’animo umano ritrovasse la sua genuinità e scomparisse quel senso di egoismo e apparenza che ci è cucito addosso dalle regole del comportamento sociale.
Una volta al molo d’imbarco, ci siamo tutti adoperati per portare le varie borse subacquee in barca e poi siamo partiti alla volta del luogo in cui si sarebbe svolta l’immersione. Durante il tragitto, come è normale fare, tutti i subacquei prepararono le loro attrezzature sub e io li guardavo incuriosita dai vari passaggi fatti con estrema tranquillità e sicurezza.
Gettata l’ancora e indossate le attrezzature sub, i subacquei brevettati, uno alla volta, sono scesi in acqua con la classica capovolta all’indietro per poi immergersi in un mare verde smeraldo.
Io invece sono rimasta in barca con Fabio, l’istruttore che mi ha guidato in questo battesimo, che con pazienza mi ha spiegato le regole base per immergermi in completa sicurezza e tranquillità e successivamente mi ha aiutato ad indossare l’attrezzatura sub e a scendere in acqua. Siamo rimasti qualche minuto in superfice, respirando dall’erogatore, per abituarmi a questa nuova sensazione e sentirmi a mio agio con l’attrezzatura e l’ambiente che mi circondava.
Dopodiché siamo scesi lentamente lungo la cima dell’ancora fino ad arrivare su un basso fondale di 2 metri e lì tutto si è trasformato in qualcosa di incredibilmente facile e divertente. Devo ammettere che pensavo mi sarei trovata più a disagio in un ambiente a me totalmente sconosciuto. A maggior ragione ammiro la capacità di Fabio e degli altri istruttori di Orcasub Formentera nel riuscire a trasmettere tranquillità e sicurezza a persone che si avvicinano per la prima volta a questo sport.

Praterie di posidonia ed alghe fluttuavano come mosse dalla brezza, pesci di varie forme e dimensioni nuotavano tranquilli nel loro ambiente naturale. Polpi si nascondevano negli anfratti delle rocce e stelle marine giacevano pacifiche in mezzo alla flora del mare. Uno spettacolo surreale, come essere parte di un documentario televisivo, immersi in un’atmosfera di pace armoniosa che solamente il rumore del tuo respiro mantiene i tuoi pensieri legati alla realtà.

Grazie a maschera ed erogatore ho scoperto un mondo con i suoi ritmi e le sue abitudini, i suoi colori e le sue forme. Un mondo nel quale si vorrebbe rimanere immersi per sempre…e grazie ancora a Orcasub Formentera nell’avermi invogliata a scoprire uno sport basato su sani valori di semplicità e spirito di gruppo.

Il battesimo del mare: un’esperienza indimenticabile

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Anche io, come la maggior parte dei subacquei ho iniziato così. Era l’anno della maturità – 1982 – e con il gruppo di amici eravamo andati a Rodi.

Di tutto avrei pensato tranne che di fare un battesimo subacqueo del mare. Ed invece eccomi lì a bocca aperta al porto di Rodi a leggere un manifesto di un centro immersioni che pubblicizza la possibilità di scoprire le meraviglie del mondo sommerso con l’attrezzatura subacquea!

Da sempre sogno e desiderio. Io ed un mio amico ci iscrivemmo subito per il giorno successivo. L’appuntamento alle 9 al pontile.

Quella notte per la grande eccitazione degli eventi a venire dormimmo pochissimo. Comunque alle 830 eravamo già pronti sul pontile. Ci imbarcammo e durante la navigazione la guida ci fece un briefing sommario su quello che dovevamo sapere e fare. Tutto rigorosamente in inglese. Più o meno capimmo, grazie soprattutto alla gestualità inequivocabile dei segnali manuali subacquei. Appena arrivati sul punto d’immersione ci misero l’erogatore in bocca e via in acqua. Mi ricordo però chiaramente che su una decina di persone che eravamo almeno tre o quattro abbandonarono subito e restarono in barca.

L’esperienza fu veramente indimenticabile e – dopo molti anni e con molta più esperienza – apprezzo ancora di più i fondamentali su cui Orcasub Formentera – oggi – basa la sua attività: il Briefing iniziale. Momento determinante, che viene fatto nella lingua originale del cliente, spiegando chiaramente i seguenti fondamentali argomenti:

  1. Compensazione.
  2. Respirazione.
  3. Segnali manuali subacquei.
  4. Muoversi sott’acqua.
  5. Svuotamento maschera.
  6. Recupero e svuotamento erogatore.

Non serve dilungarsi inutilmente sulla teoria, quindici/venti minuti, sono più che sufficienti. Abbiamo anche un breve video, sempre in lingua originale come supporto didattico.

Secondo Orcasub, è molto importante che il battesimo, almeno per la prima volta venga fatto da terra, partendo dalla spiaggia, cosa che da molta sicurezza a chi è alle prime armi. In questa maniera si ha la possibilità di fare gli esercizi subacquei necessari in non più di un metro d’acqua, rimanendo in ginocchio sul fondo e in caso di qualsiasi problema basta alzarsi in piedi e si è fuori dall’acqua.

Chi preferisce poi gli esercizi li può fare anche in piscina, un ambiente chiuso che trasmette una ancora più sicurezza e tranquillità. Chiaramente, offriamo anche la possibilità di fare il battesimo subacqueo dalla barca e per chi l’ha già fatto è sicuramente più divertente; per esperienza, per chi non lo ha mai fatto, sicurezza, successo e divertimento sono molto più alti partendo dalla spiaggia.

Il battesimo subacqueo del mare è solo un piccolissimo passo verso l’esplorazione e la conoscenza del mondo sommerso. Orcasub Formentera utilizza tutte le accortezze e precauzioni necessarie, con passione e professionalità, per far proseguire questa avventura subacquea meravigliosa che a molti ha cambiato la vita. Come a me.

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