By Elena Stefani
17.06.18
Sono sempre stata una ragazza amante dei viaggi e dell’avventura. La voglia di viaggiare e scoprire nuovi angoli di mondo mi ha portata negli anni a collezionare ricordi legati a luoghi mozzafiato che solo a ripensarci mi vengono i brividi. Appena arrivata a Formentera mi sono sentita subito a casa, l’isola, le persone e il calore del sole hanno fatto scaturire in me una serie di sensazioni positive e ho subito percepito un forte senso d’appartenenza. Durante i primi giorni ho esplorato diverse spiagge, calette e sentieri che hanno confermato le considerazioni che a primo impatto avevo fatto.

Poi, la svolta…

Ho partecipato ad un’escursione in barca organizzata da Orcasub Formentera. Utilizzando il servizio transfert, da loro organizzato dall’hotel Maryland, io e altro gruppetto di clienti siamo arrivati al porto dove abbiamo incontrato il nostro capitano Luca.

Dopo averci dato una breve ma efficace spiegazione del Tour che avremmo fatto quel pomeriggio, abbiamo salpato alla volta di Espalmador, isola privata raggiungibile solo in barca. Durante questo primo tragitto abbiamo potuto ammirare “Illetes”, la lingua di sabbia più famosa dell’isola che si estende fino ad arrivare ad “Espalmador”. La luce del sole riflettendosi nel mare creava effetti spettacolari mescolando tratti di azzurro cristallino a strisce di blu zaffiro. E proprio in mezzo a quel mare caraibico si erge un’isola che pensavo esistesse solo nelle fotografie. Un mix di sabbia chiarissima a tratti rosata e vegetazione che si stagliano in mezzo al mare. Ho trascorso quasi un’ora a passeggiare sulla sabbia soffice esplorando l’isoletta ed è proprio in quel momento che ho realizzato che questo ricordo mi sarebbe per sempre rimasto nel cuore.

Ripresa la navigazione ci siamo diretti verso un altro punto interessante della costa, sia per bellezza di paesaggio che per limpidezza del mare: Punta Prima. Anche li ci siamo muniti di maschera e boccaglio, ci siamo tuffati per rinfrescarci e osservare la differente flora e fauna marina. 

Successivamente abbiamo costeggiato scogliere colorate di tutte le sfumature dell’ocra che riflettevano la luce del sole fino all’entrata di alcune grotte. L’imbarcazione su cui eravamo, essendo un gommone, ci ha permesso di entrare nelle grotte in profondità e così abbiamo potuto ammirare i giochi di luci e colori che rocce e acqua creavano riflettendo la luce del sole durante la terza fermata del nostro tour. Il nostro capitano Luca ci ha consegnato maschera, boccaglio e pinne ed invitati a visitare i fondali della grotta.

L’ultima fermata, ma non per bellezza e importanza, della nostra escursione è stata“Cala Embaster”: una insenatura rocciosa caratterizzata da 3 profondi buchi nella costa che ho poi scoperto chiamarsi “Varaderos”, rimessaggi per le barche tipici delle Isole Baleari. Dopo una sosta snorkeling, ci ha raggiunti con una piccola imbarcazione un personaggio assai simpatico che si faceva chiamare “Mojitoman”, praticamente un bar galleggiante.

Non mi era mai capitato di poter prendere un drink preparato e servito letteralmente in mezzo al mare!!
Ripresa la navigazione ci siamo avviati verso il porto per tornare a casa.

Questa esperienza è entrata a far parte della mia cerchia di ricordi che colleziono viaggiando nel mondo, ogni volta che penserò a Formentera le prime cose che ricorderò saranno la spiaggia chiara di Espalmador e la sua verde vegetazione, le coste che riflettevano la luce del sole sul mare e gli scorci magnifici di questa isola che, vista dal mare, sembra ancora incontaminata e sconosciuta all’uomo.